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In nessun caso, tuttavia, è stata variata la tipologia del lessema. Un prestito, anche se nel frattempo completamente caduto in disuso, come è il caso per esempio dei numerosi italianismi del ladino ecclesiastico del XIX secolo, non è mai stato sostituito da un lessema ereditato, operazione che del resto avrebbe falsato gli intenti del VLL, così come non è stata modificata la sintassi. Gli esempi in ortografia moderna sono perciò da consultare come “modernizzazione” dell’esempio originale, ma non come esempio di norma linguistica attuale.
Ogni esempio è corredato dell’indicazione della varietà e di una sigla che permette di risalire con esattezza alla citazione originale. Ogni esempio risulta così ancorato in maniera possibilmente tra-sparente alle sue coordinate diatopiche e diacroniche.
Costruzioni polirematiche
La presentazione delle polirematiche e dei modi di dire segue gli stessi principi descritti sopra, ma in questo caso non vengono elencate le corrispondenze dialettali e, nella maggioranza dei casi, il signi-ficato non viene definito, ma soltanto tradotto. Le polirematiche sono disposte in ordine strettamente alfabetico. Sono stati inseriti tra le polirematiche anche gli usi riflessivi dei verbi e gli usi al plurale dei sostantivi. Come i capolemmi, anche le polirematiche sono sempre in Ladin Dolomitan, anche quando presenti in un idioma soltanto. In alcuni casi, che riguardano specialmente l’ampezzano, la distanza tra la forma standardizzata e la polirematica originale può essere significativa.
Rinvii
Il VLL è un vocabolario dichiaratamente descrittivo. Ciò nonostante, utilizza sporadicamente due tipi di rinvii “normativi”:
☝ (indice alzato) dopo l’esemplificazione di un significato sta per ‘più correttamente detto’ e rinvia a un sinonimo preferibile per quel determinato significato. Il sinonimo riprende al significato pre-scelto il lessema di partenza, caratterizzandolo però con il simbolo ☟ (indice abbassato). Il lemma abastanza con il significato ‘in quantità o in modo sufficiente’ rimanda per esempio a assé con lo stesso significato. Il rinvio tra abastanza e assé è fatto mediante l’indice alzato in abastanza che rimanda a assé e l’indice abbassato in assé che rimanda a abastanza. Questo tipo di rinvio si trova normalmente tra forestierismi e parole più patrimoniali.
Gli stessi simboli, ma alla fine di un articolo lessicografico stanno per ‘forma di riferimento consi-gliata’ e rimandano a capolemmi che si consiglia di utilizzare in toto al loro posto. Questo tipo di rin-vio si trova in particolare tra prestiti e cognati ereditari riconducibili, in ultima istanza, allo stesso etimo latino. Alla fine dell’articolo vangele ‘vangelo / Evangelium’ < it. vangelo per esempio un indice alzato rimanda alla forma di riferimento consigliata vagnele < EVANGELIUM, dove a sua volta un indice abbassato segnala il rinvio da vangele.
I rinvii sussistono soltanto qualora sia la forma meno preferibile che quella consigliata siano docu-mentate da questo volume del VLL.