Vocabolar dl ladin leterar/Guida alla consultazione del Vocabolar
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Guida alla consultazione del Vocabolar
Il Vocabolar dl ladin leterar (VLL, Vocabolario del ladino letterario / Wörterbuch des literarischen Ladinisch) è un progetto lessicografico volto a registrare, documentare, analizzare e presentare il lessico ladino impiegato in testi letterari. Si indirizza a due utenze principali: ai locutori del ladino, per i quali vuole mettere a disposizione, elaborato in forma lessicografica, il patrimonio lessicale contenuto nei testi letterari redatti in ognuna delle varietà ladine, e ad un’utenza filologica specializzata, interessata alla documentazione (orto)grafica e morfosintattica originale dei lessemi. Le scelte operate in sede di redazione e illustrate di seguito, sono state finalizzate fin dal principio a fornire il maggior numero di informazioni utili ad entrambe le tipologie di utenti.
Il presente volume, che comprende il lessico contenuto in testi redatti fino al 1879, costituisce il primo tomo del VLL. Con l’avanzamento del progetto seguiranno ulteriori volumi, che integreranno il VLL con il lessico dei testi letterari ladini redatti in scaglioni temporali successivi, secondo il seguente programma generale:
VLL vol. I: | lessico contenuto in testi redatti ante 1879, |
VLL vol. II: | integrazione con il lessico contenuto in testi redatti nel periodo 1880-1945, |
VLL vol. III: | integrazione con il lessico contenuto in testi redatti nel periodo 1946-1975, |
VLL vol. IV: | integrazione con il lessico contenuto in testi redatti nel periodo 1976-1988, |
VLL vol. V: | integrazione con il lessico contenuto in testi redatti nel periodo 1989-2012. |
Le date dei diversi scaglioni sono state scelte sia in base a considerazioni interne al progetto (mole di lavoro gestibile nelle singole fasi di lavoro) che a motivazioni di tipo storicolinguistico, in quanto ognuna di esse rappresenta una cesura per quanto riguarda l’uso scritto del ladino:
VLL vol. I: 1879: | data di pubblicazione del primo dizionario ladino stampato (Alton 1879[1]); |
VLL vol. II: 1945: | fine della Seconda Guerra mondiale, cesura in generale per ogni tipo di produzione scritta in ladino; |
VLL vol. III: 1975: | periodo di fondazione di importanti istituzioni ladine, in prima linea gli Istituti Culturali “Majon di Fascegn” di Vich/Vigo di Fassa e “Micurà de Rü” di di San Martin de Tor/San Martino in Badia; |
VLL vol. IV: 1988: | introduzione dell’ortografia ladina unificata; |
VLL vol. V: 2012: | fine del periodo documentato nella storia della letteratura ladina di Bernardi/ Videsott (2013); questa ultima data è puramente convenzionale e destinata ad essere modificata con il proseguimento del progetto. |
Il VLL si distingue dai vocabolari ladini attualmente disponibili soprattutto perché è interamente basato su testi letterari. Questa particolarità gli permette di rispecchiare l’uso effettivo della lingua, così come documentato attraverso i testi, e di fare astrazione dalla competenza linguistica individuale dei singoli lessicografi. Naturalmente, essendo il ladino una lingua minoritaria con una tradizione scritta piuttosto recente, il concetto di “testo letterario” non ha la stessa valenza che contraddistingue una grande lingua letteraria consolidata da secoli.[2] Perciò nel corpus alla base del VLL sono stati inclusi tutti i testi che lasciano intravedere una “ambizione estetica” in senso lato. Con questa definizione “ampia” è possibile coprire in maniera più esauriente soprattutto il periodo delle Origini della lettera-tura ladina, da inizio Ottocento fino alla fine della Seconda Guerra mondiale.
In seconda battuta, il VLL si contraddistingue per l’inclusione di tutte le varietà brissinotirolesi, prestandosi ad una consultazione interladina. È nostro auspicio che questa caratteristica possa ampliare, come effetto immediato, l’intelligibilità reciproca della letteratura ladina proveniente dalle diverse vallate: di riflesso, anche la comprensione reciproca degli idiomi stessi dovrebbe trarne profitto.
Di seguito sono presentate le basi e le strutture del VLL, in modo da agevolarne l’utilizzo e di comprenderne le caratteristiche e finalità, nonché i suoi limiti autoimposti.
- ↑ Alton, Johann B.: Die ladinischen Idiome in Ladinien, Gröden, Fassa, Buchenstein, Ampezzo. Innsbruck: Wagner, 1879.
- ↑ Cf. Bernardi, Rut; Videsott, Paul: Geschichte der ladinischen Literatur. Ein bio-bibliografisches Autorenkompendium von den Anfängen des ladinischen Schrifttums bis zum Literaturschaffen des frühen 21. Jahrhunderts (2012). Bd. I: 1800-1945: Gröden, Gadertal, Fassa, Buchenstein und Ampezzo. Bozen: Bozen-Bolzano University Press, 2013, 25-26.